Chi finanzia è complice.
Sarebbe illogico proibire la produzione di armi nucleari senza proibire i finanziamenti che permettono di produrle.
Nel gennaio 2021 è entrato in vigore il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW). È l’unico accordo internazionale che intende mettere al bando un’ampia gamma di attività legate alle armi nucleari tra cui l’uso, la minaccia dell’uso, lo sviluppo, il possesso e lo stoccaggio.
Il Trattato inoltre promuove l’assistenza alle vittime di armi nucleari e la bonifica degli ambienti contaminati dal nucleare.
A oggi conta 86 firmatari e 62 Stati parte. L’Italia non è tra questi.
Non hanno aderito infatti gli stati che possiedono armi nucleari, né gli stati che fanno parte di alleanze militari che accettano la deterrenza nucleare, come quelli appartenenti alla NATO.
La prima Conferenza delle Parti del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, si è svolta a Vienna nel giugno 2022. E È stata l’occasione per far incontrare tutti i Paesi firmatari. Etica Sgr, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Etica, era l’unico istituto finanziario presente.
Ugo Biggeri, allora presidente di Etica Sgr, è intervenuto al meeting leggendo la “Dichiarazione degli investitori”, scritta da Etica Sgr insieme a ICAN, associazione che si batte per la messa al bando delle armi nucleari, vincitrice nel 2017 del premio Nobel per la pace. Etica Sgr ha sollecitato un ampio sostegno da parte di asset manager e società finanziarie affinché la Dichiarazione segnali alle aziende, ai responsabili politici e alle altre parti interessate le aspettative di base degli investitori in relazione alla entrata in vigore del Trattato.
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Si tratta del primo produttore dei missili specificamente progettati per trasportare le testate nucleari dell’arsenale francese.LOREM IPSUM DOLOR
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