Obiettivi

Per una finanza disarmata. Da sempre.

Il rombo delle armi risuona da mesi, mentre uomini e donne di potere chiedono armi più letali e precise, mascherando vendetta come giustizia e promuovendo l’escalation militare. Nel frastuono di queste parole di guerra, pochi parlano di pace, confondendo spesso questo concetto con la resa. Mentre i contendenti combattono fino alla morte, gli spettatori scommettono sui risultati, i finanziatori forniscono i fondi e i produttori di armi si arricchiscono.
Questa è la guerra, un ciclo di profitto per alcuni e perdita per altri, con politici e media troppo occupati a gridare per ascoltare le voci della pace.

Il Gruppo Banca Etica si oppone a questo circolo vizioso, concentrando i propri sforzi sulla costruzione di una finanza che non sostenga la guerra. Non c’è bisogno di scommettere sui settori bellici per far fruttare i risparmi, al contrario. Le guerre portano guadagni temporanei, ma alla fine lasciano solo distruzione. La finanza etica è prudente e conveniente a lungo termine.

Finanza Disarmata è il nostro impegno quotidiano per una coerenza tra principi, valori e pratiche finanziarie. Chiediamo a chi scommette e lucra su questo mercato di morte di considerare le conseguenze delle loro azioni, e a ognuno di noi di riflettere su come contribuire alla pace.

Finanza Disarmata è il nostro modo di porre domande per un futuro di pace, invitando a considerare come evitare la guerra e costruire un mondo dove la ragione prevalga sulle voci della violenza e i soldi siano utilizzati per il bene comune anziché per il conflitto.

/ MISSION

Vogliamo contaminare il settore finanziario, sollecitandolo e, quando possibile, accompagnandolo in un percorso comune.

Tutte le imprese, a cominciare da quelle finanziarie, vogliono mostrarsi “responsabili” per intercettare fasce crescenti di clientela sempre più attente agli impatti sociali e ambientali dei propri acquisti e dei propri risparmi e investimenti.

La recente ondata di iniziative di “sostenibilità” è per ora limitata quasi esclusivamente agli aspetti ambientali e di contrasto ai cambiamenti climatici, come richiesto da milioni di giovani che scendono in piazza in tutto il mondo e da eminenti istituzioni, a partire da quelle religiose. 

/ VISION

“[…] saranno comunque esclusi i rapporti finanziari con quelle attività economiche che, anche in modo indiretto, ostacolano lo sviluppo umano e contribuiscono a violare i diritti fondamentali della persona” (art.5 Statuto di Banca Etica).

Sin dalla sua nascita la finanza etica si caratterizza per una completa esclusione del settore degli armamenti. Una scelta che non è contenuta unicamente nelle politiche adottate o nella sottoscrizione di un impegno alla responsabilità di impresa, ma nei principi stessi che guidano l’operatività quotidiana.

La finanza etica fonda il proprio operato su alcune parole chiave:
coerenza, impatto, trasparenza, partecipazione.

COERENZA

tutti i finanziamenti devono rispettare i principi che la caratterizzano.

Oggi invece molte banche e istituzioni finanziarie propongono ai propri clienti alcuni prodotti sostenibili, mentre il grosso delle attività e dei servizi e prodotti offerti non lo sono.
Le definizioni di “sostenibilità” possono essere estremamente arbitrarie. Un gestore potrebbe proporre un fondo sostenibile che esclude le armi ma investe in centrali a carbone, o viceversa. Un tale approccio è impensabile per la finanza etica.

IMPATTO

La finanza etica valuta ogni ricaduta non economica del proprio operato, al pari delle ricadute di natura economico-finanziaria.

Vengono presi in considerazione tutti gli impatti di natura ambientale, sociale e di governance e le loro interazioni, per orientare l’intera attività finanziaria al bene comune.

Per garantire tale risultato e un’operatività in linea con i principi espressi, la trasparenza è fondamentale. Banca Etica è ancora oggi l’unica banca in Italia a pubblicare l’elenco completo di tutti i finanziamenti erogati alle persone giuridiche. Si offre così a tutti la possibilità di verificare l’utilizzo che viene fatto del proprio denaro una volta affidato alla banca.

PARTECIPAZIONE

di soci e clienti alla vita della banca è accompagnata e incoraggiata in ogni occasione.

Dalla vita sociale alla valutazione degli impatti di natura sociale e ambientale dei finanziamenti erogati.

Da questi principi discende sia la completa esclusione di ogni rapporto con l’industria degli armamenti, sia un’ulteriore parola chiave: contaminazione.

La finanza etica non è nata per rimanere isolata nel panorama bancario e finanziario ma, al contrario per contribuire dall’interno a un suo cambiamento. Questo avviene sia con l’operatività quotidiana, mostrando concretamente come un modello radicalmente differente di intendere l’attività finanziaria possa portare a ottimi risultati anche da un punto di vista economico, oltre che sociale e ambientale, sia attraverso un’attività culturale, di informazione e di confronto e dialogo continui con il resto del sistema bancario e finanziario.

È in quest’ottica che la finanza etica intende lavorare anche rispetto al tema dei rapporti tra banche e armi.

/ Temi

Le attività della Fondazione per una finanza disarmata si riconducono a 3 ambiti, che sono gli elementi connotanti dell’operato del Gruppo Banca Etica in tema di pace e diritti umani:

L’Italia ha una legge che proibisce l’esportazione di materiali di armamento verso Paesi che si trovano in conflitto armato o responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali sui diritti umani. È la legge 185 del 1990, una delle più avanzate a livello internazionale. La legge introduce anche l’obbligo di trasparenza bancaria per questo tipo di operazioni.
Ma cosa succede con i nostri soldi una volta depositati in banca? Quali imprese finanziano? In quali paesi?
Se fai parte della crescente categoria di persone che vuole sapere se la vostra banca sia implicata in casi di violazioni di diritti umani, Finanza Disarmata prova a darvi qualche risposta.

È possibile costruire la pace attraverso denaro, investimenti e finanza? Sì, è possibile. Perché il campo di gioco della finanza non può essere delimitato dal solo rapporto tra investimenti e profitto.
Il Gruppo Banca Etica affonda le sue radici in un approccio pacifista e nonviolento. Un approccio che parte dal rifiuto di finanziare la produzione delle armi e il loro commercio.
Questo significa non sostenere impieghi letali per le persone e per l’ambiente e investire invece in progetti imprenditoriali diversi, fondati sul rispetto per il pianeta e i diritti umani.

Il disinvestimento è l’opposto dell’investimento: significa semplicemente liberarsi di azioni, obbligazioni o fondi di investimento. Può essere una decisione finanziaria di una singola persona, ma anche di una impresa o una azienda multimiliardaria.
È possibile avere investimenti in produttori di armi senza saperlo. Finanza disarmata vi spiega come verificare per disinvestire.

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